La guida di Micaela

Micaela
La guida di Micaela

Le Guide ai Quartieri

36 (рекомендации местных жителей)
Mandello del Lario
36 (рекомендации местных жителей)
183 (рекомендации местных жителей)
Lecco
183 (рекомендации местных жителей)

Visite turistiche

Varenna è un borghetto affacciato sul Lago di Como, molto amato dai turisti per i suoi vicoli pittoreschi, le casette colorate e l’atmosfera romantica che lo caratterizza. E’ molto piacevole visitare Varenna in giornata partendo da Como, preferibilmente raggiungendo il borgo in battello, in modo da esplorare il paesino a piedi, fermarsi a pranzo in un ristorantino tipico e rientrare nel pomeriggio, sempre in battello.
395 (рекомендации местных жителей)
Varenna
395 (рекомендации местных жителей)
Varenna è un borghetto affacciato sul Lago di Como, molto amato dai turisti per i suoi vicoli pittoreschi, le casette colorate e l’atmosfera romantica che lo caratterizza. E’ molto piacevole visitare Varenna in giornata partendo da Como, preferibilmente raggiungendo il borgo in battello, in modo da esplorare il paesino a piedi, fermarsi a pranzo in un ristorantino tipico e rientrare nel pomeriggio, sempre in battello.
393 (рекомендации местных жителей)
Como
393 (рекомендации местных жителей)
645 (рекомендации местных жителей)
Bellagio
645 (рекомендации местных жителей)
36 (рекомендации местных жителей)
Mandello del Lario
36 (рекомендации местных жителей)
29 (рекомендации местных жителей)
Lierna
29 (рекомендации местных жителей)
87 (рекомендации местных жителей)
Клунийское аббатство Святой Марии Пионы
55 Via Abbazia di Piona
87 (рекомендации местных жителей)
48 (рекомендации местных жителей)
Colico
48 (рекомендации местных жителей)
25 (рекомендации местных жителей)
Dongo
25 (рекомендации местных жителей)
183 (рекомендации местных жителей)
Lecco
183 (рекомендации местных жителей)
10 (рекомендации местных жителей)
Набережная Лекко
7c Lungolario Luigi Cadorna
10 (рекомендации местных жителей)
Ponte Azzone Visconti
Bellano è un borgo situato sul ramo lecchese del Lago di Como, nei pressi di Varenna e Dervio. Una delle ragioni per cui Bellano è una meta imperdibile se state visitando questa zona è la presenza dell’Orrido di Bellano, una gola naturale scavata e plasmata dallo scorrere del torrente Pioverna. La gola è percorribile grazie ad apposite passerelle che permetteranno al visitatore di ammirare cascate, pareti rocciose scavate dall’acqua e un canyon a dir poco mozzafiato.
12 (рекомендации местных жителей)
Bellano
12 (рекомендации местных жителей)
Bellano è un borgo situato sul ramo lecchese del Lago di Como, nei pressi di Varenna e Dervio. Una delle ragioni per cui Bellano è una meta imperdibile se state visitando questa zona è la presenza dell’Orrido di Bellano, una gola naturale scavata e plasmata dallo scorrere del torrente Pioverna. La gola è percorribile grazie ad apposite passerelle che permetteranno al visitatore di ammirare cascate, pareti rocciose scavate dall’acqua e un canyon a dir poco mozzafiato.
Torno all’auto e faccio una piccola marcia indietro verso sud seguendo la provinciale 72: appena prima di Varenna al bivio giro per entrare in paese e poco dopo a sinistra per Perledo imboccando la provinciale 65 panoramica – denominata da poco anche Scenic Route 65 – che si inerpica sulla montagna con molti tornanti, prima lentamente, poi sempre più stretti e in pendenza. Più si sale e più la vista migliora, soprattutto dopo aver passato Perledo: tra guard-rail vicini e alberi, ogni tanto si apre una vista fantastica. Devo aspettare però un pochino per potermi fermare in un punto sicuro sulla destra, una terrazza panoramica con 2-3 parcheggi e una vista spettacolare di 180º sul lago: da destra si vede la parte alta del Lario con Menaggio e la sponda comasca, sotto c’è il castello di Vezio (che da qui sembra piccolino e basso) e a sinistra si vede la diramazione con Bellagio sulla punta e più avanti la penisola di villa Balbianello e il resto, con le montagne che fanno da corona al Lago e sembrano vicinissime da poterle toccare. Un panorama meraviglioso che sarei rimasto ad ammirare per ore. Se chiudo gli occhi c’è l’ho ancora bene impresso nella mente
18 (рекомендации местных жителей)
Dervio
18 (рекомендации местных жителей)
Torno all’auto e faccio una piccola marcia indietro verso sud seguendo la provinciale 72: appena prima di Varenna al bivio giro per entrare in paese e poco dopo a sinistra per Perledo imboccando la provinciale 65 panoramica – denominata da poco anche Scenic Route 65 – che si inerpica sulla montagna con molti tornanti, prima lentamente, poi sempre più stretti e in pendenza. Più si sale e più la vista migliora, soprattutto dopo aver passato Perledo: tra guard-rail vicini e alberi, ogni tanto si apre una vista fantastica. Devo aspettare però un pochino per potermi fermare in un punto sicuro sulla destra, una terrazza panoramica con 2-3 parcheggi e una vista spettacolare di 180º sul lago: da destra si vede la parte alta del Lario con Menaggio e la sponda comasca, sotto c’è il castello di Vezio (che da qui sembra piccolino e basso) e a sinistra si vede la diramazione con Bellagio sulla punta e più avanti la penisola di villa Balbianello e il resto, con le montagne che fanno da corona al Lago e sembrano vicinissime da poterle toccare. Un panorama meraviglioso che sarei rimasto ad ammirare per ore. Se chiudo gli occhi c’è l’ho ancora bene impresso nella mente
11 (рекомендации местных жителей)
Perledo
11 (рекомендации местных жителей)
La strada continuerebbe a salire fino al passo di Agueglio e mi han detto che c’è un altro meraviglioso belvedere più in alto, ma sarà per la prossima volta. Torno indietro, riscendendo verso il lago e oltrepasso Bellano e poi Dervio: obiettivo è il suggestivo borgo di Corenno Plinio. Lascio l’auto nella prima via che c’è e mi incammino: dopo 50 metri trovo una stradina in sassi che scende con gradini ripidi sulla sinistra; dove porterà? Nel dubbio la prendo senza esitazione 😉 È lunga e raggiunge addirittura la riva del lago, che si spalanca davanti a me dietro ad un meraviglioso oleandro rosso che sognavo di fotografare dopo averlo visto in una foto: che bella sorpresa! Tutte le case sul Lario però sono splendide: sono in pietra viva e con le piante che si arrampicano o coccolano i muri, regalando ombra e creando un’atmosfera da fiaba; c’è qualche sedia con un tavolino all’aperto e dopo un altro grande oleandro si apre la riva con alcune canoe sulla spiaggia sassosa e il porticciolo con piccole barche ormeggiate dietro ai muri costruiti nel lago. Mi ci incammino per ammirare la riva da lì e alzo lo sguardo: lo spettacolo è fantastico! Gli edifici sono costruiti addossati uno all’altro e uno che sovrasta l’altro appoggiandosi al costone roccioso che sale dal lago, un po’ come fosse una favela in stile medievale. Accanto alle case, anche risalendo per le altre stradine del borgo, ci sono piante o vasi di fiori, ortensie o gerani, cactus o piante aromatiche che danno un tocco meraviglioso: mi sembra di stare fuori dal tempo! Inoltre – sarà che è ora di pranzo – sembra un set cinematografico perché non c’è in giro nessuno: si sente solo talvolta qualche voce che esce da una finestra o sfrigolare qualcosa sui fornelli. Quando ho oramai percorso quasi tutte le viuzze incontro una donna che – anche se non parla italiano e io sono provato dai tantissimi gradini – mi indica con la mano un posto: seguo il consiglio e girando un angolo si pare una terrazza panoramica sul lago, sotto al castello di Corenno che compare imponente dietro alle sue mura; davanti a me c’è tutta la riviera comasca fino a Gravedona col suo Palazzo Gallio. Il castello purtroppo è di privati e si può solamente girare attorno alle mura, con un sentiero che si perde poco dopo nel bosco. Torno sui miei passi al livello della mia auto, che scorgo 200m dritta di fronte a me: il borgo è davvero piccolo, una bomboniera! Attorno a una piazza alberata (che inizialmente non avevo visto e dove si può parcheggiare liberamente) si innalza la chiesa di San Tommaso di Canterbury: sulla facciata ci sono tre splendidi monumenti funerari dette “Arche degli Andreani” da nome della famiglia di feudatari che popolarono il castello, mentre all’interno si trovano affreschi del Trecento-Cinquecento.
20 (рекомендации местных жителей)
Corenno Plinio
20 (рекомендации местных жителей)
La strada continuerebbe a salire fino al passo di Agueglio e mi han detto che c’è un altro meraviglioso belvedere più in alto, ma sarà per la prossima volta. Torno indietro, riscendendo verso il lago e oltrepasso Bellano e poi Dervio: obiettivo è il suggestivo borgo di Corenno Plinio. Lascio l’auto nella prima via che c’è e mi incammino: dopo 50 metri trovo una stradina in sassi che scende con gradini ripidi sulla sinistra; dove porterà? Nel dubbio la prendo senza esitazione 😉 È lunga e raggiunge addirittura la riva del lago, che si spalanca davanti a me dietro ad un meraviglioso oleandro rosso che sognavo di fotografare dopo averlo visto in una foto: che bella sorpresa! Tutte le case sul Lario però sono splendide: sono in pietra viva e con le piante che si arrampicano o coccolano i muri, regalando ombra e creando un’atmosfera da fiaba; c’è qualche sedia con un tavolino all’aperto e dopo un altro grande oleandro si apre la riva con alcune canoe sulla spiaggia sassosa e il porticciolo con piccole barche ormeggiate dietro ai muri costruiti nel lago. Mi ci incammino per ammirare la riva da lì e alzo lo sguardo: lo spettacolo è fantastico! Gli edifici sono costruiti addossati uno all’altro e uno che sovrasta l’altro appoggiandosi al costone roccioso che sale dal lago, un po’ come fosse una favela in stile medievale. Accanto alle case, anche risalendo per le altre stradine del borgo, ci sono piante o vasi di fiori, ortensie o gerani, cactus o piante aromatiche che danno un tocco meraviglioso: mi sembra di stare fuori dal tempo! Inoltre – sarà che è ora di pranzo – sembra un set cinematografico perché non c’è in giro nessuno: si sente solo talvolta qualche voce che esce da una finestra o sfrigolare qualcosa sui fornelli. Quando ho oramai percorso quasi tutte le viuzze incontro una donna che – anche se non parla italiano e io sono provato dai tantissimi gradini – mi indica con la mano un posto: seguo il consiglio e girando un angolo si pare una terrazza panoramica sul lago, sotto al castello di Corenno che compare imponente dietro alle sue mura; davanti a me c’è tutta la riviera comasca fino a Gravedona col suo Palazzo Gallio. Il castello purtroppo è di privati e si può solamente girare attorno alle mura, con un sentiero che si perde poco dopo nel bosco. Torno sui miei passi al livello della mia auto, che scorgo 200m dritta di fronte a me: il borgo è davvero piccolo, una bomboniera! Attorno a una piazza alberata (che inizialmente non avevo visto e dove si può parcheggiare liberamente) si innalza la chiesa di San Tommaso di Canterbury: sulla facciata ci sono tre splendidi monumenti funerari dette “Arche degli Andreani” da nome della famiglia di feudatari che popolarono il castello, mentre all’interno si trovano affreschi del Trecento-Cinquecento.
Il sentiero del Viandante è un percorso escursionistico costituito in gran parte da sentieri e mulattiere che fiancheggia il lato orientale del lago di Como, partendo da Abbadia Lariana e terminando a Colico. Il tragitto completo è lungo circa 45 Km e viene solitamente percorso a tappe. La tappa inizia nei pressi della chiesetta di San Martino, a sud della frazione di Borbino, nel territorio comunale di Abbadia Lariana, dove si trovano le indicazioni per il Sentiero del Viandante, che risale nel primissimo tratto una scala in cemento. La traccia porta all’abitato di Borbino, che si attraversa passando fra vecchie case ed orti. La mulattiera riprende il suo corso attraversando la Val Monastero e raggiungendo la Cappelletta della Madonna di Caravaggio. Qui il sentiero diviene una vera e propria strada che porta alla frazione di Novegolo. Si segue ora la carrozzabile che scende passando sotto la Superstrada 36. Subito dopo si svolta a destra in via Volta, che si segue per un breve tratto, fino ad imboccare il sentiero erboso che si snoda parallelamente alla riva del lago. Un tratto in salita su una strada lastricata porta fino alla chiesa di San Giorgio, con il suo meraviglioso ciclo di affreschi. Oltre la chiesa s’imbocca una strada sulla destra, salendo fino a raggiungere e oltrepassare la superstrada, per poi girare a sinistra, imboccando una stradina che porta nei pressi del cimitero di Zana. Qui si segue la carrozzabile raggiungendo la frazione di Maggiana, nel comune di Mandello del Lario, che si ha modo di ammirare transitando nella piazzetta della chiesa di San Rocco e poi per via Vittorio Veneto, uscendo infine dall’abitato per attraversare un terrazzamento coltivato a Il percorso risale poi ai prati di Masso e, dopo aver superato un torrentello, alle case del Roccolo e alla frazione di Rongio, da dove si scende verso il fondo della Val Meria per poi risalire alle frazioni di Somana e Sonvico. Da Sonvico si percorso risale una sella prativa, raggiungendo la cappella dell’Immacolata. Successivamente l’itinerario diviene asfaltato per un lungo tratto, traversando il costone parallelo alla riva del lago. Al termine del tratto asfaltato si segue il sentiero che scende a sinistra, entrando nel bosco e si prosegue fino a un quadrivio, dove si trova la cappella detta del Signore e una fontanella (420 m). L’itinerario segue una mulattiera sulla destra, che sale fino ad incontrare la superstrada e ad oltrepassarla grazie ed un sottopasso.
64 (рекомендации местных жителей)
Sentiero del Viandante
Sentiero Del Viandante
64 (рекомендации местных жителей)
Il sentiero del Viandante è un percorso escursionistico costituito in gran parte da sentieri e mulattiere che fiancheggia il lato orientale del lago di Como, partendo da Abbadia Lariana e terminando a Colico. Il tragitto completo è lungo circa 45 Km e viene solitamente percorso a tappe. La tappa inizia nei pressi della chiesetta di San Martino, a sud della frazione di Borbino, nel territorio comunale di Abbadia Lariana, dove si trovano le indicazioni per il Sentiero del Viandante, che risale nel primissimo tratto una scala in cemento. La traccia porta all’abitato di Borbino, che si attraversa passando fra vecchie case ed orti. La mulattiera riprende il suo corso attraversando la Val Monastero e raggiungendo la Cappelletta della Madonna di Caravaggio. Qui il sentiero diviene una vera e propria strada che porta alla frazione di Novegolo. Si segue ora la carrozzabile che scende passando sotto la Superstrada 36. Subito dopo si svolta a destra in via Volta, che si segue per un breve tratto, fino ad imboccare il sentiero erboso che si snoda parallelamente alla riva del lago. Un tratto in salita su una strada lastricata porta fino alla chiesa di San Giorgio, con il suo meraviglioso ciclo di affreschi. Oltre la chiesa s’imbocca una strada sulla destra, salendo fino a raggiungere e oltrepassare la superstrada, per poi girare a sinistra, imboccando una stradina che porta nei pressi del cimitero di Zana. Qui si segue la carrozzabile raggiungendo la frazione di Maggiana, nel comune di Mandello del Lario, che si ha modo di ammirare transitando nella piazzetta della chiesa di San Rocco e poi per via Vittorio Veneto, uscendo infine dall’abitato per attraversare un terrazzamento coltivato a Il percorso risale poi ai prati di Masso e, dopo aver superato un torrentello, alle case del Roccolo e alla frazione di Rongio, da dove si scende verso il fondo della Val Meria per poi risalire alle frazioni di Somana e Sonvico. Da Sonvico si percorso risale una sella prativa, raggiungendo la cappella dell’Immacolata. Successivamente l’itinerario diviene asfaltato per un lungo tratto, traversando il costone parallelo alla riva del lago. Al termine del tratto asfaltato si segue il sentiero che scende a sinistra, entrando nel bosco e si prosegue fino a un quadrivio, dove si trova la cappella detta del Signore e una fontanella (420 m). L’itinerario segue una mulattiera sulla destra, che sale fino ad incontrare la superstrada e ad oltrepassarla grazie ed un sottopasso.